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Gli invalidi civili: un universo di invisibili

Agosto 8, 2016 by Invalidità Civile Roma

Siamo nell’anno di grazia 2016, il che vuol dire che per l’intera cristianità sono passati oltre due millenni dalla venuta del Redentore. Eppure, per il paese sede del rappresentante in terra del Cristo, gli invalidi civili sembrano appartenere ad un universo diverso, un mondo fatto di esseri umani invisibili.
Come Associazione Invalidità Civile Roma, oltre che fornire la completa assistenza volta all’ottenimento dei diritti spettanti agli invalidi civili, oltre che sostenere il richiedente nella asperrima lotta contro la burocrazia, si vuole anche porre l’attenzione su un aspetto civile e morale.
Indiscutibilmente, quando si parla di invalidi civili l’attenzione è maggiormente rivolta nei confronti dell’esercito dei falsi invalidi. Pur tuttavia, è quanto mai limitativo, oltre che essere palesemente offensivo, accumunare il destino di chi si trova in concrete e serie difficoltà con chi invece trae beneficio esclusivamente con il dolo.
Come Associazione Invalidità Civile Roma non vogliamo né piangerci addosso né vogliamo che chi si trova ad essere nella effettiva e reale situazione di invalido civile venga ad essere compatito. La compassione, certamente nobile sentimento, è una emozione di pietà che si prova verso le disgrazie e verso i dolori, significa suscitare commiserazione.
Orbene, siamo dell’opinione che la persona, il cittadino che si trovi nello stato di venir riconosciuto come invalido civile non debba assolutamente suscitare una facile commiserazione, tutt’altro.
Proprio in quanto essere umano al quale sono state negate funzioni fondamentali per una conduzione di una normale vita, deve essere semplicemente trattato e considerato come un essere vivente, fatto di carne, sangue e sentimenti. Non lo si deve trattare come un diverso, perché non lo è.
Come Associazione Invalidità Civile Roma siamo dell’idea che invece si ammantarsi di sentimenti privi di sostanza, si attuino delle reali riforme, si venga effettivamente a snellire le assurde pratiche burocratiche, pratiche che poi alla fine dei conti danneggiano esclusivamente chi è un vero invalido civile.
Il facile perbenismo, l’essere ben pensante non deve essere una specie di moda, per poi lasciare nel limbo tante persone che aspettano che gli vengano ad essere riconosciuti i propri diritti.
Un giovane, un padre di famiglia, una madre che per tutta una serie di motivi si trovino a vivere uno stato di invalidità civile cosa dovrebbero fare? Lasciarsi andare e mollare tutto? No di certo.
Anche se si è invalido civile, si vuole crescere, si vuole mantenere la propria famiglia, si vuole allevare i figli.
Allora, se effettivamente per la cristianità sono passati ben 2016 anni, allora sarebbe forse il caso di ricordarsi di tutte queste persone, di tutti questi essere umani costretti dalla realtà dei fatti a vivere in un mondo come se fossero invisibili.
Le cronache e le autorità preposte ben fanno a denunciare la presenza di falsi invalidi, però sarebbe anche cosa buona e giusta che si rammentasse cosa deve attraversare e quale burocrazia affligge chi è un vero invalido civile.
Oltre che ricordare che 2016 anni apparve il Messia, sarebbe d’uopo che si ricordasse che in questo paese vivono tante famiglie che non possono condurre una vita normale non perché non lo vogliono fare, ma esclusivamente perché sono invalidi civili.

Filed Under: normative

Reader Interactions

Comments

  1. Anna Magliocchetti says

    Novembre 26, 2016 at 7:50 am

    Ho avuto 4 interventi per stabilizzazione vertebrale di cui l’ultimo mi hanno bloccato anche il bacino, più ho un ipocusia bilaterale per cui necessito di apparecchi acustici. Nell’ultimo intervento hanno riscontrato problemi per innesto osseo perciò devo portare un busto a doppia valva che mi impedisce qualsiasi movimento sonno in fisioterapia da subito dopo l’intervento e necessito di un deambulatore per camminare. La mia domanda è questa prima del 4 intervento avevo il 75% permanente ma non percepisco assegno perché ho un lavoro cococo con il MPI posso fare aggravamento e richiesta di accompagno? Che possibilità ho che venga accolta? Grazie per le informazioni

    • Invalidità Civile Roma says

      Novembre 26, 2016 at 11:16 am

      Signora Anna buongiorno, da quello che dice ha ottime possibilità di accoglimento ma non potrebbe continuare a lavorare in quel caso o comunque dovrebbe essere al di sotto di certi limiti reddituali.
      Siamo a disposizione per qualunque tipo di supporto avesse bisogno.
      Un cordiale saluto

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