Invalidità Civile Roma è una libera associazione che combatte quotidianamente una battaglia tanto contro la burocrazia quanto nei confronti dell’Inps al fine di affermare i diritti di tutti gli invalidi civili.
Infatti, appare oramai più che evidente, come Inps e burocrazia abbiamo un ferreo accordo per sbarrare o, quanto meno, ostacolare la strada a chi è un invalido civile. Noi di Invalidità Civile Roma diciamo basta a questo gigantesco buco nero che assorbe e centrifuga, senza alcun apparente distinzione, i sacrosanti diritti di chi è un invalido civile.
Uno degli aspetti maggiormente oscuri verte propriamente la diminuzione della percentuale di invalidità a seguito di revisione, un aspetto che merita un momento di attenzione.
Per prima cosa è bene rammentare che la nostra carta costituzionale prevede con l’articolo 38 che “Ogni cittadino inabile al lavoro e sprovvisto dei mezzi necessari per vivere ha diritto al mantenimento e all’assistenza sociale”.
Un principio che trova, poi, la sua applicazione per mezzo di varie Leggi ordinarie.
In pratica, attraverso queste Leggi vengono ad essere individuati particolari benefici, di vario carattere. a favore di tutti quei soggetti che sono in condizioni fisiche riconosciute tali da andare a stabilire la sussistenza di una determinata invalidità.
Fino a questo punto la questione appare sufficientemente fluida e chiara. Pur tuttavia, come Invalidità Civile Roma abbiamo riscontrato come le cose siano ben diverse dalla teoria.
In pratica, infatti, la macchina burocratica trita tutto e non fa distinzioni. Uno degli aspetti maggiormente dibattuti, e che come associazione ci vede particolarmente attivi, riguarda propriamente l’aspetto dell’aggravamento di quello che è lo stato di salute dell’invalido civile.
Ora è incredibile ma vero che chi è stato già riconosciuto invalido civile per richiedere un normale accertamento, che riguarda un aggravamento, debba nuovamente ripetere lo stesso iter che è previsto per quella che era stata la domanda iniziale di accertamento.
Cioè, in altre parole, l’Inps da una parte certifica l’invalidità, dall’altra se sopravviene un aggravamento dici all’invalido civile accertato che deve ricominciare nuovamente tutto da capo.
Un accanimento burocratico che ha dell’incredibile, visto che l’interessato, come è chiamato dall’Inps, dovrà seguire, nuovamente, il medesimo iter che aveva seguito inizialmente allegando, in questo caso, la documentazione che attesti lo stato di aggravamento.
Altro aspetto che come Invalidità Civile Roma ci vede sempre attivi, è quello inerente la revisione. Infatti, se uno stato di handicap oppure di invalidità verrà riconosciuto esclusivamente per un periodo definito temporaneo, l’Inps convocherà la persona per fargli fare una visita di revisione dalla Commissione Medica.
Di norma, tale visita dovrebbe avvenire prima che scada il periodo che è stato indicato in quello che è il verbale di accertamento. Per fortuna, anche se tale visita viene ad essere eseguita dopo la scadenza di questo verbale, le prestazioni e i benefici riconosciuti continuano ad essere erogati.
Non a caso, noi di Invalidità Civile Roma siamo fautori della presenza di un medico legale di parte durante la visita presso la commissione medica, proprio per far sì che possano essere sia sostenute adeguatamente le ragioni della persona interessata sia perché possano essere bene e professionalmente illustrate tutta la cartella sanitaria come pure le caratteristiche della malattia.
Scusate, ma avete detto qualcosa di sbagliato. Il Patronato non fa da scrivano, limitandosi ad inviare la pratica, ma offre assistenza gratuita seguendo l’assistito fino alla fine, con ricorsi, aggravamenti, domande dei benefici economici, domande online di permessi da legge 104 e congedi straordinari e solleciti, recandosi presso le sedi di competenza. E TUTTO GRATUITAMENTE, DALL’INIZIO ALLA FINE.
Vi auguro comunque buon lavoro e Vi mando Cordiali Saluti.
Massimo Massini (operatore Patronato)
Signor Massimo buongiorno,
Mi fa piacere sentire che il patronato dove lei opera da questo servizio.
Purtroppo ci sentiamo ripetere spesso, da chi si rivolge a noi, frasi tipo “ma il patronato non mi ha detto niente”, “non ho nessuna notizia” “non mi hanno fatto niente” ecc… che poi è una delle motivazioni che ci ha spinto ad iniziare ad operare. Le auguro buon lavoro e coninuiamo a fare il bene di chi ha bisogno. Un cordiale saluto
Non dipende dal patronato. Purtrppo, a volte, dipende da alcune Asl ( es Asl rm b che voi, lavorando al tuscolano, conoscete benissimo), che non danno alcuna notizia a noi del patronato, ma solo al richiedente. Certo, può capitare, purtroppo, che vi siano impiegati per nulla professionali, ma la maggior parte di noi fa tutto il possibile per chi si rivolge al patronato, andando anche di per d ona presso le sedi di competenza.
Detto questo, vi auguro sempre un buon lavoro e vi saluto cordialmente.
Si ognuno ha poi la sua responsabilità personale. Le Asl sono incommentabili lo sappiamo bene.
Nessuno dei patronati che abbiamo frequentato personalmente nel corso del tempo andava mai da nessuna parte, trasmettevano e se poi c’era un intoppo erano affari dell’assistito. Ma non solo per le invalidità era proprio prassi comune. Per fortuna allora non sono tutti così. Buon lavoro a lei Sig. Massimo e un cordiale saluto.
Grazie buon lavoro e cordiali saluti anche a voi.
Salve, la mia opinione invece è che Voi non siete un patronato ma un’associazione che si occupa principalmente delle invalidità civili per quanto riguarda la parte amministrativa e consiglia e indirizza l’invalido a non cadere in errori per non perdere tempo prezioso. Infatti chi parte con il piede giusto e con i consigli giusti quasi sempre raggiunge la meta prefissa. Probabilmente se poi l’INPS non riconosce l’invalidità, siete collegati con studi legali specializzati nella materia per avviare il ricorso e provare ad ottenere il riconoscimento per vie legali. Dico tutto questo perche’ ho lavorato presso una famosa Unione di Consulenti legali per 25 anni e sono in pensione da tre anni, ma continuo a seguire questa interessante materia per l’attaccamento ad un tipo di lavoro che non si può dimenticare. Un saluto e buon lavoro.
Signora Rossana buonasera,
esattamente ci ha descritto alla perfezione, con l’aggiunta che seguiamo anche la parte medica e non solo quella amministrativa. Intendo dire che in fase di primo appuntamento si fanno valutare dai nostri medici la documentazione in possesso dell’assistito e lo si consiglia anche su eventuali integrazioni da fare per avere più possibilità di riuscita.
Ha ragione…. questo lavoro non si può dimenticare!
Un cordiale saluto
Grazie per avermi risposto, fa piacere parlare con persone che capiscono di cosa si parla. Per fase amministrativa naturalmente intendevo comprendere anche la valutazione medica, è soprattutto quella che ci convince a continuare o a lasciar perdere. Anche in questo momento sto lavorando su un caso ed ho ricevuto contestualmente un’altra telefonata altrettanto interessante ma che non posso seguire personalmente perchè residente in Sicilia. Se non fossi impegnata in altre attività avrei continuato a lavorare ma questo lavoro se fatto bene ti coinvolge troppo emotivamente e dopo 25 anni sono stanca. Continuo però a seguire qualche caso per tenermi comunque in allenamento, anche perchè da 40 anni scrivo perizie per C.T.U. e C.T.P. per il Tribunale. Saluto cordialmente
Si il coinvolgimento è tanto così come le soddisfazioni che ne derivano. Peccato che abbia smesso ma si, si tenga in allenamento che da quello che dice e come parla, in realtà non ha mai smesso!
Un cordiale saluto.